Lo scorso 27 marzo si è svolto “Future Heritage: connessioni digitali tra passato e futuro”, il convegno che ha visto la partecipazione, anche a distanza, di esperti del mondo accademico e del settore creativo.
Il dibattito, che ha esplorato in profondità il rapporto tra Patrimonio Culturale e innovazione digitale, ha portato alla luce iniziative per la digitalizzazione dei beni culturali e fornito nuovi punti di vista sul ruolo dei musei nella società contemporanea.
Si è discusso dell’importanza dell’AI e del concetto di gamification come strumento di valorizzazione del patrimonio artistico, in particolare nell’ambito di alcuni progetti come Codex 4D, che permette di analizzare i codici antichi, D-Tech, la piattaforma ideata per rendere accessibile il patrimonio in modo innovativo, MUSAS e AMPHITRITE, grazie a cui è possibile esplorare i siti archeologici subacquei di Bala, Egnazia, Kaulonìa e Crotone.
Importante menzionare anche Creamare e Art4sea, esempi di cooperazione culturale per la sensibilizzazione sul tema della sostenibilità ambientale e “Cosenza Open Incubator”, l’incubatore nato nel centro storico della città che offre supporto alle imprese culturali e turistiche innovative.


















